page title icon Cosa sono le CBDC? Avrebbe senso averle?

Le CBDC (Central Bank Digital Currency) sono un nuovo modo di gestire il denaro? Negli ultimi anni, le cryptovalute sono diventate sempre più popolari, ma c’è una nuova tendenza emergente che sta cominciando a prendere piede: quelle che comunemente vengono denominate “cryptovalute di stato”. Queste monete digitali sono state create dalle Banche Centrali per offrire una valuta digitale sicura che possa essere utilizzata in tutto il mondo.

1. Alcuni cenni sulle cryptovalute in generale…

Come ormai noto, le criptovalute hanno fatto la loro comparsa per la prima volta nel 2009, quando il Bitcoin è stato lanciato come una moneta digitale decentralizzata che funzionava al di fuori dei sistemi finanziari tradizionali. Quelle che all’inizio venivano definite semplicemente “cryptovalute” (Bitcoin, Litecoin…), si sono poi evolute in veri e propri framework di esecuzione di software, vedasi Ethereum, Solana e Matic, che permettono ai detentori del token di partecipare alla creazione del valore della piattaforma, diventando di fatto “stakeholder” del progetto. Questa evoluzione li ha portati ad essere non solo delle “semplici” valute, bensì dei veri e propri asset. Con il tempo, sono apparse centinaia di altre criptovalute, che hanno creato un mercato globale in continua espansione. Queste valute digitali hanno offerto un nuovo modo efficiente per trasferire fondi tra le parti in modo sicuro e veloce, senza coinvolgere terzi intermediari.

2. Cosa sono le “cryptovalute di stato”?

“C’è da precisare che le CBDC non sono emesse dagli stati, bensì dalle Banche Centrali…ci spiegal’esperto di finanza decentralizzata, Manuel Montanaro, che ci aiuta a definire meglio alcuni concetti legati a questa tipologia di monete. “Si tratta di una nuova forma di moneta digitale regolamentata, che consente alle Banche Centrali ed agli stati ad esse collegate, di controllare le attività finanziarie all’interno dei propri confini. Alcuni paesi, come la Cina e la Russia, stanno già esplorando l’idea di questi nuovi asset, altre sono già passate anche alla fase di sviluppo.”

3. Perché le CBDC potrebbero essere una buona idea?

Utilizzare le CBDC potrebbe essere una buona idea in quanto possono offrire maggiore controllo e trasparenza rispetto a quelle tradizionali già esistenti sul mercato.

Ciò significa che i governi potrebbero monitorare più facilmente le attività finanziarie interne, di conseguenza ad esempio assicurandosi che le persone paghino le tasse dovute. Inoltre, questi crypto asset possono aumentare l’accessibilità alle transazioni finanziarie per coloro che attualmente non hanno accesso ai sistemi bancari tradizionali, consentendo alle persone di effettuare acquisti online in tutto il mondo a condizioni più favorevoli rispetto alle tradizionali carte di credito o debito.

“…L’industria della Blockchain ha creato un settore solido, che ha dimostrato resilienza negli anni, quello della finanza decentralizzata. Ora che questa tecnologia è validata, le Banche Centrali possono permettersi di iniziare le loro sperimentazioni in materia, proprio per iniziare ad ottenere il massimo rendimento da una serie di vantaggi: primo su tutti il controllo totale su una valuta da loro emessa – continua Manuel Montanaro – “riusciranno ad allargare la loro azione di controllo anche sulle eventuali attività criminali, in quelle zone più oscure e su quelle entità bancarie esotiche e periferiche nelle quali solitamente avviene il riciclaggio.

Questo tipo di attività illecite saranno facilmente individuabili. Le Banche centrali avranno quindi il pieno controllo su ogni singolo portafoglio e di conseguenza piena tracciabilità sugli scambi monetari.

Un altro vantaggio sarà quello di avere una possibilità in più di sovrastare definitivamente le Banche minori, infatti grazie a queste monete, da loro emesse e controllate avranno la possibilità di aumentare il bacino di utenza ed allargare di conseguenza il mercato sul quale potranno andare ad agire…”

In effetti è facile immaginare come l’utente generico medio, potendo accedere a dei portafogli garantiti direttamente da una Banca Centrale opti per sceglierla in alternativa ad una Banca minore.

4. Quali sono i rischi legati alle CBDC?

Come consuetudine in caso di indagini su attività criminali è necessario per le autorità di polizia, avere un sistema di controllo nominativo centralizzato per monitorare le transazioni finanziarie. Con queste nuove monete questo sistema sarebbe rafforzato maggiormente.

Quest’ultimo aspetto è molto positivo, guardando l’altra faccia della medaglia allo stesso tempo, c’è da prendere in considerazione il fatto che non esisteranno più zone d’ombra e nessun aspetto della vita delle monete sarà fuori dal controllo delle banche centrali.

Se il mondo bancario attualmente offre un certo livello di riservatezza, in mondo sempre più “controllante”, queste monete garantiranno sempre il pieno ed irrevocabile accesso al controllo dei beni che i cittadini posseggono.

In stati poco onesti con i propri cittadini e poco trasparenti, un meccanismo che verosimilmente potrebbe verificarsi è lo sfruttamento delle limitazioni dell’accessibilità della moneta a determinati gruppi o individui.

Chiaramente è certo che taluni stati che effettuano attività “poco lecite” esistono già e, senza dubbio, svolgono le loro azioni “discutibili” anche nell’attuale sistema in uso.

5. Quali sono i vantaggi per uno Stato nell’avere una CBDC?

Un grande vantaggio delle CBDC è che possono offrire maggiore trasparenza nella gestione delle transazioni finanziarie da parte del governo e aumentare l’accessibilità alle transazioni finanziarie per coloro che non hanno accesso a sistemi bancari tradizionali. Inoltre, poiché queste valute sono regolate dalle autorità competenti, possono fornire maggiore stabilità rispetto alle altre criptovalute sul mercato, consentendo agli investitori di diversificare meglio i propri portafogli. Infine, la creazione di una moneta digitale regolamentata può anche facilitare la riduzione dell’evasione fiscale e migliorare la capacità degli stati di gestire le proprie finanze in modo più efficiente ed efficace.

6. Diventeranno le “comuni monete” in futuro?

Mentre alcuni paesi stanno già esplorando l’idea, al momento non è ancora chiaro se questa tecnologia diventerà una realtà o meno nel prossimo futuro. Nonostante ciò, sembra probabile che le CBDC diventeranno sempre più diffuse nel corso degli anni a venire, con i governi che cercheranno modalità più efficienti per gestire le transazioni finanziarie interne ed esterne a livello globale.

“… Probabilmente le CBDC saranno il fondamento del nuovo sistema valutario centralizzato, dove si andrà sempre più verso un minor numero di enti bancari presenti sul mercato. Questi Enti saranno soggetti ad un maggior controllo da parte delle Banche Centrali, come del resto lo saranno anche i cittadini. In questo nuovo quadro, le banche “minori” saranno più adeguatamente categorizzate come enti venditori di servizi e sempre in misura minore enti custodi di denaro, rispetto a come siamo abituati a conoscerli oggi” ci continua a spiegare Manuel Montanaro. “Per il futuro è facile immaginare che grazie all’industria della blockchain continuamente in evoluzione, queste monete si inseriranno in un contesto maggiormente concorrenziale, competeranno in un mercato più dinamico, dove ci saranno più cryptovalute “stabili” (stable coin) di tipo decentralizzato, creando un nuovo mercato valutario che può portare davvero a tanti miglioramenti”.

Le CBDC stanno guadagnando sempre più slancio come soluzione digitale di valuta. Con le loro caratteristiche uniche, promettono di avere un impatto significativo sulla finanza globale e sulla natura del denaro nel prossimo futuro. Mentre alcune persone sono ancora scettiche, altri le vedono come una tecnologia rivoluzionaria che offrirà nuove opportunità. Solo il tempo dirà se saranno in grado di mantenere le loro promesse, ma non c’è dubbio che rappresentano un passo avanti significativo nella modernizzazione della finanza.

Lascia un commento